GMICHELGiovanni Michelotti, nato a Torino nel 1921, entra a 14 anni nell'ufficio tecnico degli Stabilimenti Farina come ragazzino-aiuto. Alla scuola del grande carrozziere impara a fondo il mestiere e comincia a firmare i primi progetti. Dopo la guerra decide di tentare a strada del libero professionista. La sua abilità ed un pizzico di fortuna gli consentono di iniziare la collaborazione con le più importanti carrozzerie torinesi: Vignale, Bertone, Ghia, Allemano. Nel 1955 apre un ufficio in corso Francia ed affitta una piccola officina in via Levanna mantenendo i contatti precedenti e progettando carrozzerie per le Ferrari da competizione. Per la sua bravura di stilista e la serietà si impone all'attenzione delle Case estere che gli commissionano i disegni d'impostazione di prototipi e vetture di serie. Ha inizio cosi quell'attività di designer che costituirà il settore più vasto del lavoro di Michelotti. Tra i primi clienti due importanti nomi stranieri:Triumph e BMW. Per la Casa inglese Michelotti disegna la coupé Italia su meccanica TR3, la TR4, la TR5, la Spitfire, la Dolomite, la Stag, la serie 2000-2500; per la marca bavarese la collaborazione è altrettanto intensa: dalla piccola 700 del '59 alle varie 1800, 2000, 2002, 2800 degli anni sessanta-settanta. Nel 1960 Michelotti presenta la sua prima vettura come costruttore: una Osca 1600 coupé con tetto a pagoda, luci di direzione sullo spigolo del parafango anteriore e stop supplementari sistemati lateralmente. Al Salone di Ginevra del 1963 espone una coupé su telaio della Jaguar D da competizione commissionatagli da un cliente francese. Dato che la mole di lavoro aumenta, nel 1967 trasferisce l'azienda ad Orbassano: disegna vetture per la Daf, la Fiat, la Matra. Nel 1972 realizza la BMW con turbocompressore e la Pulsar su meccanica Fiat, una delle prime vetture con paraurti ad assorbimento d'urto. Due anni dopo presenta la Beta Mizar con quattro porte ad ala di gabbiano e la vetturetta da città Lem a propulsione elettrica. Michelotti ha collaborato anche con la rivista Quattoruote progettando nel 1978 la Every 4R che, utilizzando la meccanica della 127, con la semplice applicazione di alcuni pannelli poteva essere trasformata, secondo le esigenze, in vettura da città, mare o campagna. Come stilista non si è mai preoccupato di seguire la moda, in alcuni casi, anzi, l'ha anticipata. Infatti, caratteristiche dei suoi progetti ideati per alcune berline di serie, sono l'ampiezza riservata alle superfici vetrate ed i montanti sottili dei padiglioni che conferisono una notevole snellezza al profilo delle fiancate. Tali soluzioni Michelotti le ha intuite e la ha applicate molto prima di tanti altri più famosi colleghi. (da "Quattroruote", Marzo 1980)